IL PICCOLO CIMENTO
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Letto dal più distinto pubblico

Articolo divulgativo di Marcin Górecki
curie italia 1918Nel corso della sua vita, Maria Skłodowska-Curie visitò l’Italia per tre volte. La prima volta si è recata a Genova nell’aprile del 1911, poco prima di ricevere il suo secondo premio Nobel, per tenere una conferenza sulla scoperta dell’elemento chimico radio (“La Découverte du Radium”) nell’ambito del ciclo di “Conferenze sulla Fisica Teorica, Sperimentale ed Applicata”, organizzata dal Prof. Antonio Garbasso presso l’Università di Genova.

La sua prezentazione intitolata durò due ore e mezza durante le quali effettuò diversi esperimenti con il radio. Questa fu la seconda conferenza tenuta da Skłodowska-Curie fuori di Parigi. La sua seconda trasferta in Italia avvenne nell’estate del 1918 a seguito dell’invito ricevuto dai Prof. Vito Volterra e Raffaello Nasini. Durante questa visita di tre settimane, visitò insieme a Camillo Porlezza, all’epoca giovane assistente del Prof. Nasini, tutte le più importanti località termali italiane. L’ultimo viaggio in Italia avvenne invece nell’ottobre del 1931 a Roma, in compagnia della sua figlia minore Eva, per partecipare al primo “Congresso internazionale di fisica nucleare” organizzato da Enrico Fermi. Questo congresso vide la partecipazione dei più eminenti fisici dell’epoca. [link YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=2OS2CRAoZKE]
Le scoperte di Skłodowska-Curie trovarono riscontro in numerosi articoli e studi italiani dedicati alla radioattività dei minerali, dei prodotti vulcanici, delle acque termali, delle emanazioni gassose e dei fanghi. A seguito del grande interesse per il tema della radioattività e ai ripetuti inviti del Prof. Vito Volterra, eminente matematico e fisico nonché capo dell’Ufficio Invenzioni e Ricerche a Roma (il futuro Consiglio Nazionale delle Ricerche), Madame Curie visitò l’Italia nel 1918. Il 30 luglio, alle ore 3:30 del mattino, arrivò da sola alla stazione di Pisa, dopo aver percorso 1300 chilometri da Parigi attraversando Ventimiglia e Genova.

Ma perché venne proprio a Pisa?
A quei tempi, in Toscana e in altre parti d’Italia erano in corso ricerche sulle sostanze radioattive presenti in natura. A Pisa il Prof. Raffaello Nasini, fondatore della chimica-fisica italiana, oltre ad essere titolare di una cattedra ricopriva il ruolo di Direttore dell’Istituto di Chimica Generale (dal 1907 al 1929), con sede in via Santa Maria 28 (meglio nota come Domus Galilaeana). Il Prof. Nasini possedeva una vasta esperienza in materia di radioattività naturale ed era famoso anche all’estero per le sue ricerche sulle acque e sulle numerose sorgenti termali toscane. Grazie a questa collaborazione, Skłodowska-Curie iniziò subito a lavorare con i principali esperti italiani del suo tempo nel campo della chimica-fisica delle acque minerali.
La sua visita a Pisa partì proprio dal laboratorio in via Santa Maria, dove controllò gli strumenti pisani e si preparò per il lungo viaggio. Lo scopo di quella missione di ricerca, condivisa con il collega e accompagnatore Camillo Porlezza, era di individuare il radio, elemento chimico che aveva scoperto insieme a suo marito Pierre 20 anni prima, e nei 3000 km percorsi si trovò a esaminare e misurare la radiazione naturale di acque termali, fumarole e rocce alla ricerca del prezioso elemento.
La missione della Skłdowska-Curie contribuì anche in modo decisivo alla creazione della Commissione Nazionale Italiana per le Sostanze Radioattive (istituita nel 1919, poi nel 1923 venne aggiunto l’Ufficio del Radio in cui il Prof. Nasini faceva la parte) che sarebbe risultata poi determinante per le ricerche scientifiche del gruppo di fisici universitari guidato da Enrico Fermi (Figura 1).

Figura 1. L’estratto di testo, Il Policlinico: Sezione Pratica (Roma, 1923, Fasc. 27, pagina 991).

Nel sito del giornale il Piccolo Cimento è disponibile il libretto di Camillo Porlezza, divenuto poi Direttore dell’Istituto di Chimica Generale dell’Università di Pisa dal 1929 al 1955, intitolato “La missione della Signora Curie in Italia nel 1918”, che racconta questa sua visita 20 anni dopo. Il testo è un estratto dal Giornale “Terme e Riviere” (20/11/1938, XVII – n. 22), ed è la fonte principale del materiale che descrive questa visita (Figura 2).
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Figura 2. La copertina del libretto di Camillo Porlezza “La missione della Signora Curie in Italia nel 1918”.

Nel 2023 abbiamo celebrato in Polonia due speciali anniversari legati a Maria Skłodowska-Curie, due volte vincitrice del Premio Nobel:
•  i 120 anni dalla discussione della sua Tesi di Dottorato e dall’assegnazione del primo Premio Nobel per la Fisica;
•  i 125 anni dalla scoperta degli elementi polonio (84Po) e radio (88Ra).

Durante le celebrazioni presso l’Accademia Polacca delle Scienze è stato presentato un cortometraggio documentario polacco-italiano intitolato “Maria Skłodowska-Curie in Italia alla ricerca di radio”, diretto da Paweł Cichoński (scenario Marcin Górecki, Paweł Cichoński, Marta Koral) in stretta collaborazione nella produzione con Lorenzo Di Bari, Gaetano Angelici e Valentina Domenici.

Come è andato il viaggio di ricerca in Italia nel 1918? Quali luoghi visitò? In che modo è stata ricordata da Porlezza e dagli altri italiani?
Le risposte a queste e a tante altre domande si trovano nel nuovo filmato disponibile gratuitamente su YouTube dell’Universita di Pisa: https://www.youtube.com/watch?v=eM0ddfJQATI
Le versione in inglese è disponibile su YouTube dell’Accademia Polacca delle Scienze (@PolskaAkademiaNauk): https://www.youtube.com/watch?v=U6xnA7TRibI
Questo progetto è stato realizzato grazie ad un’iniziativa congiunta tra l’Accademia Polacca delle Scienze (Prof. Marcin Górecki, Agnieszka Stefaniak-Hrycko) e l’Università di Pisa (Prof. Lorenzo Di Bari, Prof. Valentina Domenici, Prof. Gaetano Angelici). Il documentario offre anche l’opportunità di esplorare brevemente Varsavia, seguendo le orme di Skłodowska-Curie e discutendo il concetto della radioattività naturale, che grazie alle sue ricerche pionieristiche ha rivoluzionato la percezione della materia.

Alcune tracce della visita nel 1918 in Italia disponibili ad oggi
Tale viaggio non rimase fine a sé stesso, ma ebbe altri importanti sviluppi. Da quel momento in poi, gli scienziati italiani e il Radium Institute di Parigi stabilirono contatti più stretti. Un anno dopo, il 24/10/1919, Skłodowska-Curie inviò al Prof. Porlezza del cloruro di bario radifero (BaCl2+RaCl2), sostanza radioattiva necessaria per le sue ricerche, accompagnata da una lettera che è ancora custodita presso il Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale (DCCI) dell’Università di Pisa (Figura 3).
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Figura 3. Lettera di Maria Skłodowska-Curie inviata al Prof. Camillo Porlezza nel 1919 (foto: Agnieszka Stefaniak-Hrycko, FB, Accademia Polacca delle Scienze di Roma).

Il ricordo di questo viaggio è sempre vivo in Italia. Ai Bagni di Montecatini, dove la Skłodowska-Curie analizzò le acque radioattive dello stabilimento Tettuccio, si trova una lapide nel colonnato in ricordo di questa illustre visita (Figura 4a-b). L’inaugurazione della lapide, avvenuta l’8 maggio 1968, fu preceduta da una conferenza del Prof. Porlezza che, all’epoca, aveva 84 anni (Figura 4c).
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Figura 4a. Le autorità di Montecatini e della Società delle Terme con l’ambasciatore della Polonia dopo l’inaugurazione della lapide (foto tratta dall’articolo pubblicato su “Conferenze”, 1969, B. Biliński, Maria Skłodowska-Curie in Italia nel centenario della nascita”, Accademia Polacca delle Scienze di Roma, Biblioteca e Centro di Studi a Roma, reso disponibile grazie all’aiuto di Agnieszka Stefaniak-Hrycko).
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Figura 4b. Lapide sulla misura della radioattività delle acque termali da parte di Maria Skłodowska-Curie alle Terme Tettuccio (open source).
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Figura 4c. Conferenza su Maria Skłodowska-Curie a Montecatini Terme, parla il Prof. Camillo Porlezza (foto tratta dall’articolo pubblicato su “Conferenze”, 1969, B. Biliński, Maria Skłodowska-Curie in Italia nel centenario della nascita”, Accademia Polacca delle Scienze di Roma, Biblioteca e Centro di Studi a Roma, reso disponibile grazie all’aiuto di Agnieszka Stefaniak-Hrycko).

Nel comune di Lacco Ameno, sull’isola di Ischia, si trova un’altra lapide (voluta da Porlezza 40 anni dopo il viaggio, nel 1958 in occasione del Convegno Internazionale di Idrologia e Climatologia) murata sotto il porticato dello stabilimento dove la Skłodowska-Curie studiò la radioattività delle acque della Sorgente Romana nelle famose Terme Regina Isabella (Figura 5a-b).
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Figura 5a. Il Prof. Camillo Porlezza nel 1958 presso la lapide dedicata alla visita della Skłodowska-Curie a Lacco Ameno; a sinistra vi è Domenico Scotti, custode delle sorgenti termali Regina Isabella (foto tratta da La Rassegna d’Ischia, n. 4/2018).
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Figura 5b. Targa marmorea in ricordo della visita di Curie ad Ischia presso la Sorgente Romana dell’Albergo Regina Isabella di Lacco Ameno (open source).

L’ultima tappa della visita del 1918 fu a Lurisia, piccola frazione nella provincia di Cuneo, in Piemonte. In questa località la scienziata non solo raccolse – come riportato nelle relazioni di Porlezza – “le fortissime emanazioni di radio dell’acqua miracolosa” dalla sorgente Nivolano, ma trovò anche l’autunite, un minerale radioattivo costituito da fosfato idrato di uranio e calcio Ca[UO2]2[PO4] • 10 H2O. Madame Skłodowska-Curie lo portò con sé in Francia per valutarne la quantità di radio presente e la possibilità di estrarlo. Pochi anni dopo, nel 1940, venne aperto lo stabilimento termale. Oggi la grotta porta il nome della scienziata (Figura 6a) e all’entrata è riportato quanto segue:

IL XVI AGOSTO MCMXVIII – MARIE CURIE NELL’ANSIOSA RICERCA
DI GIACIMENTI DI URANIO – VISITAVA QUESTE VALLI E QUI SOSTANDO
STUDIAVA MINERALI ED ACQUE IN ALTISSIMO GRADO RADIOATTIVE.
---
PRECURSORE FERVENTE – ESECUTORE ILLUMINATO-COMPRESO
DEI BENEFICI DELLA SCOPERTA DELLA IMMORTALE SCIENZIATA
DAVID GARBARINO PERFORO’ LE GALLERIE – CAPTO’ LE ACQUE
E PER PUBBLICO BENE QUI LE ADDUSSE.
1° LUGLIO MCMXL
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Figura 6a. Entrata della grotta di Maria Curie a Lurisia (FB, Terme di Lurisia).

Nella via dedicata alla Maria Skłodowska-Curie è stato affrescato anche un murale (Foto 6b).
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Figura 6b. Affresco di Madame Curie a Lurisia (open source).


Articolo divulgativo di Marcin Górecki
Istituto di Chimica Organica, Accademia Polacca delle Scienze, Varsavia, Polonia
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Il Piccolo Cimento
Giornale dipartimentale
di divulgazione scientifica

Università di Pisa
Dipartimento di Chimica
e Chimica Industriale

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